martedì 27 dicembre 2016

23- Il colore "selvaggio"

Tenendo presente il pensiero dell'antropologo e psicologo Claude Lévi Strauss, si è analizzato il colore secondo un metodo d'indagine strutturalista.

E' importante, dapprima, chiarire di cosa si tratta: per Levi-Strauss la forma precede il contenuto, l’attività inconscia dello spirito consiste nell’imporre delle forme ad un contenuto.
Il procedimento strutturalista costruisce dei modelli ipotetico-deduttivi capaci di rendere conto a tutti i fatti osservabili nei diversi sistemi concreti.
Il modello strutturale di Levi-Strauss fa scivolare l’interpretazione antropologica dall’ordine della realtà sociale all’ordine del pensiero simbolico, dall’ordine del concreto all’ordine dell’astratto.

Mettendo da parte i formalismi della filosofia, si è analizzato il color cachi scuro nella sua accezione "selvaggia".
Il dark khaki è una tonalità di colore che sta a metà tra il marrone e il verde.
Il verde, simbolo di vegetazione, prosperità, fortuna, è il colore della speranza, di chi vuole crescere. La persona "verde" è calma e tranquilla, amante della stabilità. Il verde è, però, anche simbolo di veleno e invidia; nel corpo umano il verde è segno di grave malattia e di morte.
Inoltre, il verde, al livello internazionale, è il simbolo del permesso (passare ai semafori).

Il marrone, invece, come scritto da Strauss, è identificato da sempre come il colore dell'umiltà, della sottomissione: è la tipica tinta dei sai, delle tuniche, simbolo da sempre di povertà e modestia. 
Il marrone rimanda anche alla madre terra, creatrice e protettrice di ogni creatura, simbolo di nutrimento e riparo. Un perfetto connubio tra questi due simbolismi è sicuramente Fra Cristoforo, personaggio dei Promessi Sposi. Egli è un uomo che ha deciso di vivere nella povertà: indossa un saio marrone, simbolo della sua umiltà e difende i due protagonisti delle vicende, Renzo e Lucia.

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